01 agosto 2018

IL SECOLO XIX > Odissea - I mangiatori di Loto

10.08.18 Portus Lunae Art Festival 
Reading Musicato


[Foto di Elisa Caldana]


Intervista di Claudio Cabona

Luni - La cultura, sulle onde di testi immortali come l’Odissea, può anche suscitare estraniamento, condurre dentro viaggi onirici e psichedelici. Perdere la rotta, a volte, è il modo migliore per ritrovare ciò che sembra non appartenerci più. «Come i compagni di Ulisse che, dopo essersi cibati del loto, una sorta di oppio, dimenticarono tutto e si rifiutarono di tornare in mare, anche noi tenteremo di perdere l’identità per poi ritrovarla» racconta John De Leo «condurremo il pubblico, con musica e parole, dove tutto sembra non essere più certo, sempre consapevoli che l’obiettivo è il “ritorno a casa”, il riappropriarsi di parole che in questa società sembrano essere naufragate, come “empatia” e “umanità”». […] 

Venerdì alle 21 in piazza della Chiesa di Nicola a Luni, in prima nazionale, presenta “Odissea – Un racconto Mediterraneo: i mangiatori di loto”. Uno spettacolo, ideato insieme a Franco Ranieri (chitarre), Silvia Valtieri (fisarmonica e pianoforte) che è anche il tassello di chiusura del “Portus Lunae Art Festival”, ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure. […]

«Ho sempre scelto la strada meno comoda, il mare più burrascoso» sorride «sento il dovere di viaggiare verso ciò che non è facilmente condiviso dalla massa». È così che nascono gli “anti-eroi”. «Non poteva che essere John De Leo a indagare sul desiderio dell’eroe, come Ulisse, di essere Nessuno» conclude l’ideatore del festival Sergio Maifredi «abbiamo tessuto le parole di Odisseo con le parole di altri personaggi della letteratura che hanno saputo “perdersi dimenticando il ritorno”, arrivando fino a Pinocchio e al suo tempo sospeso nel Paese dei Balocchi.