JOHN DE LEO

Note a cura di 
Nicola Franco Ranieri

John De Leo è un musicista naturale, creativo, usa un linguaggio in cui convivono, attraverso sofisticatissimi equilibri, le istanze d’immediatezza del rock e della pop music con l’ansia di ricerca dei generi più sperimentali: l’aspetto suggestivo è che lui non sa di esserlo o comunque sottovaluta spesso quello che fa (in ogni caso ha sempre ben chiaro il risultato che vuole ottenere quando lavora). Come molti musicisti che si sono formati lontani dalle Accademie, guarda con sacro terrore, gran deferenza e soggezione agli aspetti teorici e grammaticali della Musica pensando che chi conosce queste cose è in possesso di chissà quali segrete virtù. 
In questi anni di lavoro comune non c’è stata una sola volta in cui la mia “Scienza Musicale”, che è enormemente superiore alla sua, in caso di disaccordo su un arrangiamento, un’armonia, una particolare soluzione da adottare in una certa circostanza, abbia prevalso di fronte alle scelte dettate dal suo istinto. Riesce con facilità a giocare con i suoni e i ritmi giustapponendo cose lontane o trovando nuovi colori a quelle più trite, attraverso percorsi a volte non razionalizzabili, sicuramente originali, spesso artisticamente rischiosi, sempre in divenire. Sente l’urgenza di fare cose che lo rappresentino con sincerità mentre le sta facendo: domani le stesse dovranno essere diverse. Questa sua idiosincrasia verso i “prodotti finiti” che sono invece una regola dell’odierno mercato musicale (se non sei perfettamente riconoscibile, non sei visibile, non sei vendibile) lo rende un artista piuttosto anomalo. Il suo percorso musicale ricco, variegato, apparentemente “disordinato”, zigzagante, è legato alla sua curiosità innata verso la musica. 
Ho affermato all’inizio di queste note che John è un musicista: il suo strumento è la voce. 
È quindi anche un cantante nel senso comunque più ampio, capace di intuire e coordinare le potenzialità di un “insieme musicale”.

Francamente, è l’unico cantante che conosco che ha dischi di John Coltrane (un nome fra gli altri) che non prendono inutilmente polvere su uno scaffale.



JOHN DE LEO
Cantante, compositore, performer. 
Massimo De Leonardis, in arte John De Leo, è nato a Lugo (RA) il 27 maggio 1970. La sua voce-strumento spazia dal Jazz, al Rock, al Dub, alla Contemporanea.


Collaboratore e promotore di innumerevoli progetti artistici non strettamente a carattere musicale, dagli anni '90 ad oggi ha collaborato con:
 Rita Marcotulli, Teresa De Sio e Metissage, Ambrogio Sparagna, Paolo Damiani, Stefano Benni, Banco del Mutuo Soccorso, Carlo Lucarelli, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Danilo Rea, Furio Di Castri, Roberto Gatto, Franco Battiato, Enrico Rava, Carmen Consoli, Mederic Collignon, Ivano Fossati, Antonello Salis, Alterego e Louis Andriessen, Nguyen Le, Gianluca Petrella, GianLuigi Trovesi, Alessandro Bergonzoni, Maurizio Gianmarco, Fabrizio Bosso, Trilok Gurtu, Stewart Copeland, Uri Caine, Hamid Drake. Co-fondatore di Quintorigo, ha fatto parte dell’ensemble dal 1992 al 2004.

Per il Teatro ha presentato alcuni spettacoli multimediali tra Musica, Recitazione e Video-installazione in rassegne internazionali: “Intersezioni Virali” con Gian Ruggero Manzoni, "Monsters" con Danilo Rea (Festival Internazionale di Roccella Jonica '04), "Village Vanguard Lives" con Paolo Fresu (ventennale del P. Fresu Quintet - Teatro Filarmonico di Verona), "Reietto" e "Scrittori italiani" (Romaeuropa Festival '07) con Stefano Benni, "Centurie" con Lietta Manganelli (Festival della Letteratura di Mantova '07), “Zolfo” (La Milanesiana Festival 2009) in collaborazione con Elisabetta Sgarbi e Matteo Collura.

Il CD di John De Leo "Vago Svanendo" (Carosello 2008) prodotto da Adele Di Palma ha vinto il Premio della Critica della rivista "Musica&Dischi", è stato Album della Settimana su Radio Rai 1 (Radio International) presentato come “L’Album più innovativo 2007”, e Miglior Disco Indie per il mensile RockStar (nov. 2007).

Vago Svanendo è stato presentato dal vivo a: Festival Eurosonic 2008 (Grand Theatre Up di Groningen - Olanda), La Milanesiana 2008, Blue Note (MI), XX Festival di Villa Arconati, Casa del Jazz di Roma, Italia Wave Love Festival 2008, Auditorium Parco della Musica (Roma), Udine Jazz Festival 2008, Upstairs at the Garage (London), Piola Libri (Bruxelles), Festival Internazionale del Jazz di Roccella Jonica 2009, Festival La Milanesiana 2009, Festival La Città Aromatica di Siena, Young Jazz Festival 2010.

In qualità di ospite ha inoltre suonato a: Umbria Jazz 2008, Euritmica Jazz Festival di Udine, Alba Jazz Festival, Festival Internazionale del Jazz di Roccella Jonica 2009, Vicenza jazz 2011 - Teatro Olimpico, Novara Jazz Festival, Fasano Jazz, Vivere Jazz Festival - Teatro Romano di Fiesole, Strade del cinema Festival – Teatro Romano di Aosta. E’ stato invitato da Stewart Copeland per “Strange Things Happen 2011” il mini-tour che ha fatto tappa alla Casa del Jazz di Roma e a Piazza del Municipio di Molfetta (BA).

Alcune collaborazioni discografiche:
> con Stefano Benni incide "Vedrai,Vedrai / Un giorno dopo l'altro / Repeat and fade" per la compilation tributo a Luigi Tenco "Come fiori in mare" (Lilium 2001);
> con Gianluca Petrella e Indigo 4 nell’album “Kaleido” (Emi 2007);
> con Roberto Gatto in “Progressivamente” (cd allegato a “L’Espresso” n°22 - 2009);
> insieme a Bevano Est in “Canti Randagi 2”, compilation tributo a Fabrizio De Andrè (Universal 2010)
> con Trilok Gurtu nel brano “Too Bright”, nel cd di Stefano Ianne “Piano Car” (Rai Trade 2010);
> con Gianluca Petrella nel cd omaggio a Nino Rota “Il Bidone” (spacebone 2013).

In allegato alla rivista quadrimestrale n.28 “Panta” (Bompiani 2009) è uscito il DVD “Zolfo”, performance costruita su testi di Leonardo Sciascia. John De Leo compare inoltre nel documentario su Demetrio Stratos “La Voce Stratos” (Feltrinelli 2010) per la regia di Luciano D’Onofrio e Monica Affatato.

Il nuovo CD “Il Grande Abarasse” (Carosello Records, 2014) anch’esso prodotto da Adele Di Palma, è stato Album del Mese sulla rivista AudioReview (Federico Guglielmi, nov. 2014) e Album del Settimana sulla rivista Rolling Stone (ott. 2014).

Co-fondatore dell’Associazione Culturale Lugocontemporanea, dal 2005 organizza l’omonimo Festival di Musica in dialogo con altre forme espressive a Lugo di Romagna.